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Nell’ambito del 5° Convegno Internazionale sulla Qualità del Welfare (Rimini 18-19 Ottobre 2013) la dottoressa Chiari ha presentato il progetto di ricerca, che da alcuni anni sta portando avanti in collaborazione con il Centro di Terapia Cognitiva di Como e con l’Ente Ospedaliero cantonale di Lugano e Mendrisio (CH), dal titolo: “La paura di cadere negli anziani, intervento fisioterapico e approccio cognitivo (imagery)”.

La tematica della tutela dell’anziano fragile ha assunto sempre più i toni dell’emergenza sociale a causa dell’innalzarsi dell’età media della popolazione, dell’aumento delle cronicità e conseguente aumento della spesa pubblica, e a causa dell’impatto sociale che questo comporta. Nonostante ciò poca attenzione è stata rivolta al tema dell’umanità e dei diritti essenziali profondi delle persone fragili e delle loro famiglie. L’obiettivo del convegno è stato quello di ampliare la visuale al campo delle humanities e delle buone pratiche relazionali, ponendosi come luogo di incontro, di riflessione e di dialogo, tra diversi saperi e diverse esperienze.

Nella sessione interventi liberi di sabato 19 ottobre la psicoterapeuta ha spiegato come la ricerca sull’imagery sia nata dall’esigenza di trovare interventi in grado di interrompere il circolo vizioso che s’instaura tra paura di cadere, limitazione delle attività quotidiane e cadute nell’anziano, con l’obiettivo di osservare i possibili effetti di un trattamento congiunto di imagery e fisioterapia sulla paura di cadere, sul livello di ansia, depressione e rischio di cadute nella popolazione anziana.

La dottoressa ha spiegato come i risultati parziali finora ottenuti diano una prima indicazione sulla possibilità che questo tipo di trattamento congiunto possa rivelarsi utile nel ridurre la paura di cadere e l’ansia nell’anziano.Tra gli interventi presentati quella mattina possiamo dire che questo sia stato quello che maggiormente ha catturato l’attenzione del pubblico in sala.

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